- La Stampa -
Interview to Andrea Illy, president of illycaffè, trying to make forecasts on the coffee market and in particular on coffee price.
Difficile, quasi impossibile, dice, fare previsioni sul prezzo del caffè. Ma alla fine anche un esperto come Andrea Illy, presidente e amministratore delegato di Illycaffè, si sbilancia: "Siamo a un punto di svolta, i prezzi di produzione sono in risalita, molto dipenderà dalla situazione climatica nei prossimi mesi in Brasile, il principale paese produttore. Se ci sarà siccità è possibile che il prezzo dell'arabica, la qualità migliore, salga dagli attuali 1,29 a 2 dollari a libbra, in caso contrario a 1,40". Tocca rassegnarci all'inevitabile rincaro della tazzina? "È possibile, in qualche modo auspicabile". Addirittura auspicabile? "In Italia il prezzo della tazzina di caffè al bar è tra i più bassi d'Europa, in media siamo a 85 centesimi, alla pari o quasi del Portogallo, contro una media Ue di 1,50 euro. Considerando che di questi 85 centesimi, una quarantina sono costi diretti e 13 il costo del caffè, si deduce che un barista ha margini di contribuzione di nemmeno 30 centesimi.
E sa cosa succede? Che in molti bar si finisce col bere caffè di qualità inferiore perchè al posto della miscela arabica, la più buona ma anche la più cara, il barista finisce pere acquistare la miscela robusta che è più forte, contiene il doppio di caffeina e costa meno. Così, nel paese che si vanta di offrire il miglior caffè al mondo, si finisce col bere più caffeina". Per questo auspica un aumento del prezzo del caffè? "Se un barista incassa di più, spenderà di più per una buona miscela e farà un caffè migliore. Quanto più caro? In media, 5 o 10 centesimi, 90-95 centesimi a tazzina contro gli 85 di oggi".