- La Repubblica -
After several recent rumors, here comes the confirmation: price for espresso coffee and related products is increasing in Italian coffee shops. As an average, an espresso coffee cup will be increased of 10 cents euro.
Alessandra paolini
Dopo pane e latte, ecco il caffè. Il rincaro dell´"espresso" e del cappuccino arriva ufficialmente sui banconi dei bar romani che da metà ottobre serviranno tazze e tazzine a dieci centesimi in più. Il caffè da 70 centesimi passerà a 80, il cappuccino da 90 a un euro tondo tondo. Che vuol dire un ritocco di più del dieci per cento.
A "consigliare" il prezzo" - e non certo a imporlo perché vietato dalla legge - sono l´"Associazione bar e latterie" e "l´Assobar", che insieme rappresentano 8000 locali sparsi tra capitale e provincia. Associazioni che a giorni manderanno per posta il listino "ideale" a tutti gli esercenti. «Dopo un sondaggio durato settimane - spiega Alberto Pica presidente dell´Associazione Bar - i commercianti sono nella quasi totalità concordi con noi nell´aumentare. Diciamo che hanno detto sì al 90 per cento. Gli altri, quelli che non vogliono alzare i prezzi, sono per lo più gestori di locali in periferia. E dove la conduzione è di tipo familiare. Pagano meno affitto, meno stipendi, e anche se a fatica riescono a contenere le spese». Già, le spese perché a rendere più "salata" la colazione al bar sono proprio gli aumenti che la categoria sta subendo. Bilanci, che conti alla mano, non riesce più a far quadrare.
Il listino coi rincari consigliati sarà inviato ad ogni bar e verrà accompagnato da una lettera dove passo passo si danno le motivazioni del ritocco. Che non riguarderà soltanto di dieci centesimi il caffè e il cappuccino, ma di cinque anche i cornetti, i succhi di frutta, i frullati, le bibite fredde. Così, costerà di più bere una tazza di cioccolato, un tè, una spremuta. E comprare le paste, antico rito domenicale dei romani. Insomma, alla cassa si pagheranno cinque centesimi in più su molti gli alimenti ordinati al banco.
«Del resto era inevitabile - spiega Pica - è salito il prezzo del latte fresco e del caffè torrefatto. E oltre ai rincari dei prodotti dovremo affrontare gli aumenti delle spese generali. Con la firma del contratto di lavoro per i dipendenti dei pubblici esercizi, ad esempio, pagare lo stipendio ci costerà per ogni barista, cameriera o cassiera 800 euro in più all´anno. Oltre all´una tantum di 350 euro per i mesi arretrati».
Ma ad incidere sul caro caffè è anche il vortice di aumenti che sta scuotendo le famiglie italiane. A cominciare dalle bollette del gas e dell´energia elettrica. «Per questo - si legge nella lettera che sarà inviata a tutti gli esercenti - per recuperare le maggiori spese generali sostenute tutti i giorni è necessario aumentare leggermente i prezzi. Sia delle consumazioni di mescita al banco che quelle delle merci da asporto: latte, bibite generi di pasticceria».
I listini, come si diceva, sono solo consigliati. «Ogni barista sarà libero di scegliere comunque il prezzo che vuole fare. Anche se a Roma il costo di una tazzina di caffè è tra i più bassi d´Italia - afferma Alberto Pica -. L´esercente sceglierà in base alle proprie esigenze e alla possibilità, più o meno alta, di ammortizzare i costi». C´è infatti chi sostiene, tra gli addetti ai lavori, che il caffè debba avere comunque un prezzo basso. Perché si entra per un espresso ma poi si mangia il tramezzino, si comprano le gomme, si offre un cappuccino al collega. In pratica, la tazzina è l´amo per pescare consumatori e guadagnare.
Ma c´è da scommettere che saranno in tanti a ritoccare i cartellini. Se è vero che anche nell´operazione "Roma-Spende-Bene" - iniziativa dell´Assessorato al commercio per venire incontro ai cittadini con prodotti a prezzo bloccato fino a dicembre - caffè e cappuccino con difficoltà finiranno nel paniere. L´idea era quella di una sorta di "happy hour" dove espresso e cornetto si potevano consumare entro le nove del mattino a un prezzo popolare. Gli incontri tra assessorato e associazioni di categorie per trovare un accordo stanno continuando, ma l´esito è incerto. Mentre certo è l´ennesimo rialzo che peserà sul portafoglio delle famiglie.