Caffè Singapore (Singapore coffee)
- Milano Finanza - Overview on CMA, the Italian manufacturer of espresso coffee machines. The focus is on their new Green Line by brands Astoria and Wega:
Overview on CMA, the Italian manufacturer of espresso coffee machines. The focus is on their new Green Line by brands Astoria and Wega: espresso coffee machines with an energy saving up to 47%. Expanding abroad, they expect a growth of 5-6% for the current year.
L'azienda trevigiana, che nel 2009 ha realizzato un fatturato di 55,5 milioni di euro, prevede quest'anno di crescere di un altro 5-6%. Grazie anche all'estero.
Arrivare in tre anni al 10% delle 28 mila macchine prodotte dall'azienda. È l'obiettivo per Green line, la nuova linea a basso consumo energetico, che si è data Cma, l'azienda di Susegana, nel trevigiano, primo produttore al mondo di macchine per caffè espresso professionali. Presente in 130 Paesi, con i marchi Astoria e Wega, organizzati come due società distinte per gestione e reti commerciali, Cma sviluppa anche macchine con il marchio di catene di coffee shop e grandi gruppi del caffè. L'azienda della famiglia Dal Tio, che può contare su 180 dipendenti, ha realizzato nel 2009 un fatturato di 55,5 milioni di euro, per l'85% dovuto alle macchine tradizionali e il restante 15% a quelle automatiche. «La crisi c'è stata, ma siamo riusciti a tenere le posizioni, senza un'ora di cassa integrazione», spiega il direttore esecutivo Paolo Nadalet, «grazie sia all'ampiezza delle nostre destinazioni, in alcune delle quali, come Estremo oriente e Australia, che pesano per il 7-8% del fatturato, non abbiamo registrato battute d'arresto, anche perché il mercato del caffè espresso è in espansione in tutto il mondo».Un'onda di favore da cavalcare, per rispondere alla concorrenza, facendo crescere la cultura dell'espresso, grazie sia alle iniziative di formazione e degustazione con l'Istituto nazionale espresso italiano, sia alle innovazioni tecnologiche, per aumentare il gradimento nei Paesi del Nord Europa. È il caso dei modelli «Green line» di Astoria e Wega, capaci di garantire un risparmio energetico fino al 47% rispetto alle macchine tradizionali. Soluzioni presentate a novembre con un road show a Londra e che dovrebbero sostituire le attrezzature in una delle grandi catene internazionali di coffee shop. Si tratta di macchine (una parte del ricavato delle quali va in beneficenza all'organizzazione Coffe Kids) in cui un software gestisce il sistema automatico di stand by durante le pause, la funzione di energy saving notturna e regola in modo intelligente le temperature, dando potenza solo quando serve, anche per evitare consumi inutili. «Siamo solo agli inizi, ma il futuro è questo», afferma il manager di Cma. «Siamo stati i primi al mondo a crederci e a investire in tal senso», in una produzione che è tutta locale. «Potremo rispondere già ora», continua Nadalet, «alle regole sulla certificazione d'origine anche per i componenti, che sono al 100% italiani. Anche gli elementi che non produciamo direttamente, come i boiler e l'elettronica di controllo, sono realizzati nell'area, da fornitori cresciuti con noi in quarant'anni d'attività. Abbiamo in azienda dipendenti che lavorano con noi dal primo giorno. Il non spostarsi da qui è stato uno dei punti fermi dato dalla famiglia Dal Tio al nostro sviluppo».All'evoluzione del prodotto, Cma affiancherà nuovi passi sui mercati esteri. Presente con proprie filiali in Francia, Spagna, Romania, oltre a una doppia presenza negli Stati Uniti, l'azienda prepara infatti lo sbarco a Singapore. Un'iniziativa che segue l'ingresso, da tre anni in India, attraverso una joint venture con un imprenditore locale. «Il consumo di caffè», afferma il direttore esecutivo, «lì sta crescendo, così come la qualità delle coltivazioni. Potrà diventare per noi un mercato interessante. A Bangalore raddoppieremo l'area della nostra filiale commerciale». Intanto Cma prevede un 2010 positivo. «Siamo partiti molto bene», sottolinea il manager. «Il mercato si sta muovendo anche in Europa e il portafoglio ordini è molto buono. Le nostre previsioni ci fanno intravedere un aumento di fatturato del 5-6% rispetto allo scorso anno». Sullo sfondo resta l'obiettivo generale di raddoppiare la produzione. La nuova sede da 40 mila metri quadrati, inaugurata tre anni fa a Susegana, che ha riunificato intorno a quattro linee produttive in lean production l'assemblaggio prima sparso in cinque stabilimenti, può salire a quasi 60mila macchine l'anno, il doppio dell'attuale livello. «Potrebbe essere un obiettivo da realizzare nel giro di cinque anni, se si dovessero diradare i segnali di incertezza indotti dalla crisi», conclude il manager.