- Il Sole 24 Ore -
Expansion in China for Trieste\'s based coffee roaster. Interview to Andrea Illy, chairman and CEO, explaining the "Asian strategy" plans which do not include only China but also Vietnam, South Corea and New Zealand. (See also South China Morning Post on 9th July).
LA STRATEGIA ASIATICA Andrea Illy: «Dopo il recente sbarco in Giappone, queste joint venture ci permettono di coprire l'intero territorio cinese»
Nicola Dante Basile
MILANO
Un anno fa la costituzione di una società con sede a Shanghai con l'obiettivo di «avviare un primo contatto commerciale e studiare le potenzialità di consumo del caffè espresso nel grande mercato cinese», dichiarò allora Andrea Illy, presidente della società di torrefazione italiana che ha chiuso il bilancio 2006 con un fatturato di 246 milioni (+8,5%), investimenti per 47 e utile netto di 5 milioni di euro. Oggi lo sbarco vero e proprio in quella parte di mondo con la firma di due joint venture con società locali che cureranno l'apertura di 105 negozi "Espressamente Illy" entro il 2012. Dopo la Cina, il Vietnam, la Corea del Sud e la Nuova Zelanda per un totale di 72 locali. Il tutto in meno di 48 ore.
Continua a essere molto frenetica l'espansione territoriale dei punti vendita monomarca del gruppo Illycaffè nel mondo. E questa volta lo sviluppo riguarda l'Estremo oriente, con gli accordi con i cinesi che hanno un'appendice del tutto casuale e che ha le fattezze di un piccolo miracolo politico: fare da trait-d'union nel dialogo a distanza tra la Repubblica Popolare Cinese e la Cina Nazionalista di Taiwan. Uno dei due partner di Illycaffè è infatti la Great Wall Enterprise corporation, gruppo diversificato nel settore alimentare quotato alla Borsa di Taipei a cui la partnership affida la realizzazione di 75 punti vendita, di cui 58 nella Repubblica Popolare e 17 nell'isola di Taiwan.
L'altro partner di Illy è il gruppo Cafe de Coral di Hong Kong, dove è quotato e da dove gestisce una fitta rete di ristoranti in tutta la Cina. Questo accordo prevede l'apertura in franchising di 30 Espressamente Illy nelle regioni di Hong Kong e di Macao: il primo locale verrà inaugurato a metà settembre nell'aeroporto internazionale dell'ormai ex città Stato. Una volta a regime, le due joint dovrebbero sviluppare affari, a valori attuali, sui 34 milioni di euro.
Operativamente gli accordi sfruttano, da un lato, la competenza gestionale e la conoscenza dei mercati dei partner locali e, dall'altro, il successo della proposta di business Illy basata sull'eccellenza del caffè espesso made in Italy. Al cielo la soddisfazione del presidente Andrea Illy, artefice della globalizzazione del marchio di casa.
«Questi due accordi - commenta - non solo ci permettono di coprire l'intero territorio cinese, ma costituiscono un ulteriore tassello di penetrazione sul mercato asiatico della formula Espressamente Illy». È recente lo sbarco in Giappone, dove da gennaio a oggi sono stati aperti sette caffetterie, mentre in India procede come da copione il piano di investimenti con la Fresch & Honest Cafè firmato alla fine del 2005.
Il progetto di internazionalizzazione della casa di torrefazione italiana, il cui business ormai è alimentato per il 54% dai mercati esteri, riguarda anche il Medio oriente, dove un paio di mesi è stato firmato un accordo con l'Aida Trading establischement per l'apertura entro il 2009 di 25 locali in alcune grandi città dell'Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Barhei, Oman e Kuwait.