Francia: Starbucks all\'attacco di Parigi, 30 caffè in 3 anni (France: Starbucks to \"attack\" Paris, 30 new openings in 3 years)
- Ansa - Starbucks is heavily expanding in France. In Paris, 30 new openings have taken place in three years. FRANCIA: STARBUCKS ALL'ATTACCO DI PARIGI,30 C
Starbucks is heavily expanding in France. In Paris, 30 new openings have taken place in three years.
FRANCIA: STARBUCKS ALL'ATTACCO DI PARIGI,30 CAFFE' IN 3 ANNI
(ANSA) - PARIGI, 14 MAR - Crescono come funghi, li trovi da
un giorno all' altro nelle vie più centrali e sono diventati
una presenza sempre più visibile. In poco più di tre anni sono
sorti 30 caffé Starbucks a Parigi, nei quartieri più celebri,
dall' Opera al Louvre, e raggiungeranno i 250 in Francia nei
prossimi anni.
Difficile chiamarla già la Starbucks coffee mania in Francia
dove la tradizione del caffé è già molto forte con 55.000 tra
caffé e brasserie tradizionali dislocate in ogni angolo del
territorio.
Tuttavia se all'inizio lo Starbucks coffee veniva
frequentato soprattutto dai turisti, ora sembra sedurre sempre
più giovani e uomini d' affari che la sera dopo il lavoro o nel
week-end si mettono in fila nei diversi 'punti-vendita' della
capitale per assaporare il loro caffé.Il leader mondiale dei 'coffee bar' di Seattle è presente ormai in ogni via di Londra (550 punti vendita) e degli Usa, con 13.200 locali in più di 80 paesi, al ritmo di sei nuovi punti vendita al giorno, circa 40 milioni di consumatori la settimana
ed un fatturato di 7,8 miliardi di dollari nel 2006.
Il suo fondatore, Howard Schultz - che nel 1987 ha comprato
la catena con il sogno d' introdurre in America l' esperienza
conviviale del caffé italiano - vuole, secondo il quotidiano
Liberation, diventare una delle marche importanti nel campo
alimentare mondiale, sulla scia della Nestlé.
Starbucks ha in programma di creare nel mondo entro i
prossimi cinque anni altre 40.000 locali - più di quelli di Mc
Donald's ma a cui è attento a non assomigliare grazie alla sua
immagine di prodotto "etico" e "socialmente responsabile" -
di cui la metà fuori dagli Stati Uniti. Ogni bar, dal design identico in tutto il mondo con i suoi divani e poltrone in pelle vicino alle grandi vetrate che danno sulla strada, è uno spazio non-fumatori, con connessione wireless e musica jazz, dove si possono degustare o prendere e portare via, in diverse taglie di bicchiere, caffé aromatizzati
al caramello, alla cannella, oppure frappuccino e moca.
Secondo Schultz si tratta del confort di un luogo tra la casa
e l' ufficio, "un terzo luogo".
"Starbucks vende più che del caffé: vende il nostro
desiderio di status sociale", ha detto a Liberation lo storico
Bryant Simon, professore alla Temple University di Philadelphia
e autore di 'Consuming Sturbucks'.(ANSA).