Coffee & Social Impact / CSR

I big dell\'alimentare fanno rotta su Itaca (Big food companies heading towards Itaca)

- La Repubblica - Itaca is a project involving the major food companies of Piemonte (Lavazza, Granarolo, Ferrero, etc.) and Italian Polytechnic. The study


- La Repubblica -

Itaca is a project involving the major food companies of Piemonte (Lavazza, Granarolo, Ferrero, etc.) and Italian Polytechnic. The study project focuses on the development of new technologies for the quality and safety of ingredients, giving importance to environment and energy sustainability.

Lavazza, Ferrero, Granarolo, Acqua Sant'Anna. Sembra l'inizio di uno scontrino del supermercato, invece è la prova che i big dell'agroalimentare piemontese hanno capito che, soprattutto nella ricerca, senza aiutarsi a vicenda non si progredisce. Ecco perché chi produce caffè si è messo insieme con chi si occupa di dolci, di latte e di acqua, in un unico progetto chiamato Itaca. Come spiega il direttore generale di Lavazza, Alessandro Lorenzi, è un programma incentrato sulla messa a punto di nuove tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti, senza tralasciare la sostenibilità ambientale ed energetica dei processi e il benessere del consumatore. In pratica, l'azienda del caffè, che di Itaca è la capofila, lavorerà con il Politecnico e altre dieci aziende per individuare modi di produrre che non facciano male né all'ambiente né al cliente.

Di tasca loro le imprese metteranno 3,2 milioni, mentre la Regione contribuirà con 4,9 milioni provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Itaca è solo una delle sei piattaforme tecnologiche agroalimentari selezionate dagli assessorati allo Sviluppo economicoe all'Agricoltura, che insieme hanno messo sul piatto 21 milioni di fondi europei per finanziare progetti che prevedono un investimento totale di 35 milioni. La novarese Novamont guida il raggruppamento che crea nuovi imballaggi biodegradabili, la torinese Mecaprom vps capeggia la cordata che cerca nuovi processi per smaltire le deiezioni degli allevamenti bovini, la casalese Bistefani conduce il gruppo che mette a punto nuovi prodotti da forno che producono meno scarti durante la loro realizzazione. Tutto all'insegna della collaborazione tra aziende. Un qualcosa, dice Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova, che fino a poco tempo fa non si riusciva a fare. Poi l'Unione europea ha obbligato prima noi centri di ricerca e poi le aziende a metterci insieme. Per le imprese non è stato facile, hanno dovuto superare i timori della concorrenza. Le piccole fanno ancora fatica, mentre le grandi ormai hanno capito che questa è la strada giusta. Così proprio il centro di competenza siè trovatoa guidare la piattaforma Safe food control, che lavorando con la big dei sottaceti Saclà e con il produttore di frutta Lagnasco group renderà più sicuri e maggiormente tracciabili i prodotti ortofrutticoli. E sempre Agroinnova aiuterà la Ferrero in Eco Food, una piattaforma che con Politecnico, Lavazza, alcuni risicoltori e altre Pmi valorizzerà gli scarti di produzione che si creano nel passaggio dal campo alla confezione, ad esempio rendendoli concimi per l'agricoltura. Tutti progetti che per l'assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, sono la dimostrazione che anche in un ambito che fa della tradizione e della tipicità la sua peculiarità è possibile innovare.

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