- Il Sole 24 Ore -
Article describing all the technical features to look for and check when choosing an espresso coffee machine.
Elettrodomestici LA QUALITÀ PAGA - IL MADE IN ITALY
Paola Guidi
Fare un buon caffè significa ogni volta sperimentare la combinazione giusta per ottenere il miglior risultato. Tutti gli esperti però concordano su una regola fondamentale, quella di cercare sempre il meglio: la macchina espresso migliore, la miscela migliore (l'Arabica) e appena macinata, l'acqua non "clorata" e, infine, le tazzine di porcellana o di ceramica (niente plastica né metalli). Ciascuno di questi requisiti è infatti importante ai fini del risultato, insieme alla pratica quotidiana.
Partiamo dalla scelta della macchina; il primo criterio di selezione è il prezzo: al di sotto dei 300 euro si tratta di macchine "economiche" non in grado di dare il vero espresso. Vengono chiamate impropriamente "espresso" dei piccoli apparecchi made in China che costano meno di cento euro e che spesso sono soltanto delle moka "travestite" da macchine espresso. L'apparecchio deve invece essere la versione miniaturizzata, domestica di quella del bar, una tecnologia costosa che è nata in Italia e che non è affatto copiabile poiché richiede componenti speciali, lavorazioni e conoscenze che sono spesso unici e soprattutto isolamenti doppi e marchi di conformità come l'Imq, tutti requisiti che fanno alzare il prezzo.
Per fare un buon caffè quasi come al bar, senza retrogusti amari né "acidi", denso e senza fondi occorre una notevole potenza garantita da una pompa elettrica speciale perché è la forza del getto bollente che riesce a estrarre tutti gli aromi e che dà una bevanda bollente e densa. Un altro essenziale requisito è che a contatto con la miscela e la bevanda ci sia l'alluminio (quello quasi "puro"), il migliore metallo per realizzare qualsiasi tipo di caffè. Le vere moka e le vere napoletane sono da sempre realizzate con l'alluminio pesante che lascia intatti i sapori e i profumi della miscela. Attenzione anche alla qualità dell'acqua: è preferibile usare un filtro per togliere l'odore di cloro (che altera l'aroma) o, meglio ancora, scegliere un modello che sia dotato di un dispositivo filtrante interno.
Infine un accorgimento essenziale: anche la macchina espresso migliore potrebbe dare un caffè poco gradevole se non viene usata spesso e tenuta sempre pulita. Con una cifra intorno ai 500-600 euro è possibile avere una superautomatica che richiede solo la pressione di un tasto: dosa la quantità di chicchi, li macina ed eroga un caffè davvero gradevole. Con le cialde o le capsule si ottiene un risultato ancor più preciso e soprattutto una qualità sempre costante.
Quali i trend in casa e al bar? Ormai le macchine espresso italiane ed europee hanno un design elegantissimo, sembrano sculture; nei bar di tutto il mondo e nei negozi si vedranno le nuove edizioni che verranno lanciate da venerdì 19 a martedì 23, nel quartiere fieristico di Rho al Sic, il Salone internazionale del caffè, organizzato da Fiera Milano Expocts all'interno di Host, la fiera internazionale dedicata all'ospitalità professionale. Molte attese le versioni decorate con cristalli, profili d'oro e rame con una star: la nuova macchina professionale Rancilio per bar supereleganti e per mega case dove si riceve spesso.
La macchina espresso ideale
Per fare un buon acquisto è necessario spendere almeno 300 euro, puntare su modelli made in Italy o made in Europe, in alluminio, che abbiano un doppio isolamento, con una pressione di almeno 15 bar e che abbiano ottenuto il marchio Imq o un analogo riconoscimento ottenuto a livello europeo.
Novità in casa Illy
Illycaffè ha presentato un'innovazione molto particolare poiché riesce finalmente a dare quella crema spessa e profumata che distingueva sinora il caffè del bar da quello di casa, anche il migliore. Nella nuova piccola capsula Illy, da usare con le macchine Illy by Francis Francis, il metodo Iperespresso di Illy riesce a concentrare una miscela molto aromatica e persistente e ottenere un caffè la cui crema resiste intatta per ben 15 minuti.
Articoli per collezionisti
Lucenti di acciaio e rame, le macchine espresso da bar degli anni 60 troneggiano nelle foto delle riviste più sofisticate di arredamento degli Stati Uniti. Il successo che nomi storici italiani quali Gaggia, Saeco, Brasilia, Victoria Arduino, Rancilio, La Pavoni stanno ottenendo in tutto il mondo con i loro modelli sia professionali che da casa è ormai diventata una moda. E nei set dove vengono fotografati gli oggetti più esclusivi di design prendono sempre più spazio le belle macchine espresso da casa e da bar made in Italy nelle versioni anni 60 e 70, con stream line morbide, di lucente acciaio inox, con i classici fregi d'epoca che celebravano la bellezza di una ritrovata maestria tecnica dell'industria nazionale. E oggi di questi modelli super-richiesti non ne sono rimasti molti in giro perché i collezionisti ne hanno fatto incetta.