- Il Giornale -
Piece of news on Covim, the Italian coffee roaster. Its foreign market share is increasing adding new markets in Eastern Europe, Far East, US and South Africa. They are also increasing their share in the pod market.
Dalla Fontanabuona al resto del mondo, sull’onda del profumo di caffè: in Kazakistan, ad esempio, dove la miscela preparata nello stabilimento della Covim a Tribogna, a 25 chilometri da Genova, ha conquistato di recente un mercato di consumatori non certo facili a convertirsi all’aroma «italian style». Anche questa sfida, dunque, può dirsi vinta, mentre i manager dell’azienda produttrice e distributrice di caffè si preparano a penetrare in altre aree d’Europa e oltre. I paesi europei in cui Covim è maggiormente presente sono Germania, Francia, Spagna Portogallo, Grecia e alcune nazioni dell’Est europeo. Nei Paesi Extraeuropei, il Far East (Giappone, Corea del sud e Thailandia), Stati Uniti e Sud Africa.
Una progressione naturale per una realtà imprenditoriale che ha saputo consolidarsi in Liguria, fra il capoluogo e l’immediato entroterra del Tigullio. Sono a Genova gli uffici commerciali e l’ampio magazzino di stoccaggio, dal quale viene effettuata la distribuzione per il canale bar, mentre lo stabilimento che si trova a Tribogna comprende gli impianti di tostatura e confezionamento e un sistema, tecnologicamente molto avanzato, di controllo globale dei cicli produttivi e della qualità. È da qui che partono le forniture per il canale «grande distribuzione» e «vending» (per distributori automatici) per l’Italia e l’estero.
«Il raggiungimento di alti standard qualitativi - spiegano fra l’altro i responsabili di Barabino & Partners, che supportano Covim nelle attività di comunicazione istituzionale - passa attraverso la massima attenzione posta nelle fasi di produzione, con il contributo di uno staff di specialisti esperti e con l’ausilio delle più
moderne innovazioni tecnologiche». Il settore in decisa espansione, anche all’estero, è quello del cosiddetto «vending». Oggi in Italia quasi il 70 per cento delle vendite degli oltre 720 mila distributori in funzione è riconducibile al caffè e ai suoi derivati. In questo segmento di mercato da oltre dieci anni si è
inserita la Covim, con un’offerta incentrata su miscele di qualità, prezzi concorrenziali e una politica commerciale che ha saputo conquistare rapidamente spazio, tanto da diventare una delle aziende leader nel segmento del caffè in grani e da raggiungere significative quote nel comparto del caffè in cialde.
La Covim, nata nel 1990 dalla fusione di due società di torrefazione presenti da decenni sul mercato, appartiene a cinque famiglie dove le vecchie e le nuove generazioni partecipano attivamente alla vita dell’azienda. E il canale vending è appunto un’idea delle nuove generazioni che ha portato, fra l’altro, all’unificazione del marchio con il quale identificarsi in tutti i canali di mercato in cui è presente da tempo. Il segmento del vending incide a livello di fatturato per circa il 35 per cento del totale, mentre il 60 per cento deriva ancora dal segmento Bar, con una grande varietà di servizi offerti. A livello di quantità di prodotto venduto invece, il canale vending è al primo posto.
Uno sviluppo che si è verificato anche all’estero, dove, grazie alla cialda, i consumatori hanno la possibilità di gustare un vero caffè espresso italiano con la massima semplicità di utilizzo.