illy lancia la sfida a Starbucks (illy to challenge Starbucks)
- La Repubblica - Piece of news related to the expansion and growth plans of ther Trieste-based company illycaffè. Interview to the President, Andrea Illy,
Piece of news related to the expansion and growth plans of ther Trieste-based company illycaffè. Interview to the President, Andrea Illy, talking about the opening of illy\'s boutiques in the USA and the investments that will lead to reaching 500 million euro pay-off in five-year time.
MILANO - Cento nuovi bar in franchising quest´anno e altri cento nel 2009 in aggiunta ai 175 attuali. A cominciare dai primi due coffee shop a marchio Illy aperti negli Stati Uniti a Las Vegas e all´aeroporto di Miami, sfidando nella sua «tana» il colosso Usa Starbucks. Archiviato un 2007 in crescita (fatturato a 270 milioni in aumento del 10% sul 2006) il gruppo triestino pigia con forza sul pedale dello sviluppo. E si prepara a festeggiare i suoi primi 75 anni.
Presidente Andrea Illy, dunque lanciate la sfida a Starbucks?
«Noi puntiamo sulla qualità, non sui grandi numeri. Comunque siamo entrati negli Usa con due coffee-shop. Per ora si tratta di un test ma i test servono per non fare errori e svilupparsi meglio. In ogni caso il nostro obiettivo aziendale è crescere a doppia cifra nei prossimi cinque anni fino ad avvicinarci ai 500 milioni di ricavi».
Dove volete espandervi?
«Puntiamo sull´Asia, soprattutto sulla Cina dove abbiamo siglato tre joint-venture e in Giappone dove apriremo una dozzina di caffè. Ma sono programmate aperture anche in Vietnam, Singapore, Malesia, Nuova Zelanda. Senza dimenticare l´Europa e ovviamente l´Italia».
Da qualche settimana suo fratello Riccardo non è più presidente della Regione Friuli. Tornerà in azienda?
«Non tornerà in azienda perché non se ne è mai andato. Mio fratello è sempre stato presidente della holding di famiglia, il Gruppo Illy, che controlla fra l´altro aziende come Domori (cioccolato) e Dammann Frères (tè) oltre a Illy Caffè di cui Riccardo è vicepresidente».
Come mai nel bilancio 2007 l´utile netto di 7,1 milioni, pur in crescita del 42,5%, è sensibilmente inferiore all´Ebitda che ha raggiunto i 37,8 milioni?
«Negli ultimi anni abbiamo investito una montagna di denaro, circa 100 milioni di euro potenziando tutto il settore delle macchine per il caffè. Ad esempio lanciando la nuova Moka prodotta da Bialetti su nostro disegno. Oppure mettendo a punto con Cimbali la nuova macchina Illy x1 destinata ai bar. O anche per sviluppare la tecnologia Iperespresso con le nuove cialde e declinandola sia per la casa sia per i bar».
E in futuro?
«Gli investimenti saranno più contenuti. E dunque gli utili netti sono destinati a crescere. Ora si tratta di gestire lo sviluppo».
Come procede la società Ilko che avete costituito con Coca Cola?
«La nuova bibita è una miscela Illy a marchio Illy e con il tipico sapore Illy. In pratica si tratta di un caffè freddo la cui ricetta è stata stabilizzata. Il prodotto è già distribuito in Austria, Grecia, Romania e in altri paesi dell´Europa dell´Est. Entro la fine dell´anno si potrà bere anche in Italia».