- Milano Finanza -
Starbucks has decided to enter the single-dose home espresso coffee machines sector in the US, competing with local leader Green Mountain. Through an agreement with Courtesy Products, Starbucks will now challenge Keurig-Green Mountain market share.
Starbucks è la celebre caffetteria degli americani e, con i suoi 17 mila punti vendita nel mondo, è uno dei marchi più celebri della ristorazione. Ora vuole entrare nel settore delle macchine da caffè elettriche monodose per uso domestico, dove Green Mountain, la società canadese partecipata da Lavazza, è leader indiscussa. Una partnership tra i due colossi sarebbe quasi naturale (Green Mountain controlla Keurig, che ha una quota di mercato dell'80% negli Usa) e il mercato ci ha subito pensato premiando il titolo Green Mountain nelle prime sedute della scorsa settimana. Poi, a sorpresa, è arrivata la doccia fredda con smacco incorporato: Starbucks ha annunciato l'accordo con Courtesy Products per la fornitura di 500 mila macchine da caffé monodose in altrettante camere di lusso di alberghi americani, mettendo in discussione la leadership di Keurig e in crisi le quotazioni borsisitiche di Green Mountain. Ma la guerra delle cialde di caffè è agli inizi.
Il ceo e fondatore di Starbucks, Howard Schultz, in un memorandum interno, che è presto diventato di pubblico dominio, ha aperto le ostilità: «Quello delle macchine da caffè monodose per uno domestico è il segmento di maggior crescita nel settore, e già oggi vale 4 miliardi di dollari. Ma è un mercato allo stato embrionale e ancora iper frammentato». Inoltre non è ancora chiaro il modello vincente: «Green Mountain con la sua Keurig K-cup offre un sistema chiuso con capsule adatte a un solo tipo di macchina, il cui brevetto scadrà il prossimo anno, e utilizzato solo in Usa e Canada». Starbucks sembra invece aprire al sistema aperto, ovvero alla cialda universale, buona per più tipi di macchine; l'esatto contrario di quanto stanno facendo Green Mountain, Nespresso e la stessa Illy. Insomma Green Mountain deve rimboccarsi le maniche per fronteggiare la forza d'urto di Starbucks. Ecco perché potrebbe accelerare il lancio del primo frutto dell'alleanza con Lavazza: le capsule da utilizzare sulla Keurig per espresso e forse cappuccino. Senza contare che a Wall Street, da mesi, molti analisti ripetono che Keurig e Green Mountain potrebbero far gola anche a colossi alimentari come Coca-Cola e Nestlè. E che qualcuno è convinto che Starbucks stia solo forzando la mano per arrivare a un accordo a 360 gradi con Green Mountain.