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Lavazza aumenta il fatturato del 9% (Lavazza to increase turnover of 9%)

- La Repubblica - Piece of news on the good financial results of Italian coffee company Lavazza. Interview to the managing director Gaetano Mele talking ab


- La Repubblica -

Piece of news on the good financial results of Italian coffee company Lavazza. Interview to the managing director Gaetano Mele talking about targets and strategies of the company. Strong focus on the pods market.
La tazzina di caffè non conosce crisi. Lavazza aumenta il fatturato del 9 % - L´ad Mele: l´azienda è finanziariamente solida, non ha bisogno di investitori esterni e di quotarsi in borsa. Il boom all´estero.

 

Crisi o non crisi, al caffè non si rinuncia. Almeno non a quello della Lavazza, visto che nel 2008 la società torinese ha fatto segnare un incremento che sfiora il 9 per cento del proprio fatturato, portando così i ricavi netti a 1,12 miliardi di euro. Numeri che consentono all´azienda di puntare decisa sul prossimo obiettivo: invadere le case degli europei con le proprie cialde.

E dire che durante lo scorso anno l´impresa oggi guidata dalla terza e dalla quarta generazione della famiglia Lavazza se l´era vista brutta. Perché nei primi mesi il prezzo del caffè era schizzato alle stelle, lievitando di oltre il 40 per cento. E poi ci si è messa la pessima congiuntura economica. Eppure, commenta l´amministratore delegato Gaetano Mele, «il disegno strategico e l´impegno del management ci hanno permesso di consolidare la nostra posizione di leader nel mercato italiano e, soprattutto, di rafforzare la nostra presenza nei mercati esteri, dove abbiamo registrato un sensibile aumento dei volumi di vendita».

Mele spiega che i numeri positivi con cui si è chiuso l´esercizio 2008, macchiati solo da un lieve calo dell´utile (sceso da 68 a 55 milioni di euro), sono dipesi da tre fattori. Il primo è costituito dalla crescita interna e dalle quattro acquisizioni (due in India e due in Brasile) che, dice l´ad, «ci hanno consentito di portare al 40 per cento i volumi d´affari realizzati all´estero». Il secondo è rappresentato dalla crescita del consumo fuori casa, cioè delle macchinette negli uffici: «È cresciuto ovunque - continua Mele -, prevalentemente grazie alla rete di concessionari che si occupano dell´aspetto logistico».

E poi ci sono loro, le cialde da utilizzare a casa: «Il lancio di "A modo mio" - sottolinea l´amministratore delegato - ha dato ottimi frutti: abbiamo venduto più di 150 mila macchinette. Oggi il prodotto costituisce circa il 5 per cento del consumo totale delle famiglie italiane, ma siamo convinti possa arrivare al 20 per cento nel giro di 5-10 anni». Ma Lavazza non insisterà soltanto sull´Italia: le sue cialde sono già sbarcate in Austria, Inghilterra e Francia, si apprestano a farlo in Bulgaria, Benelux, penisola Iberica, Australia, Sud Africa.

Come sarà il 2009? «È cominciato male - risponde Mele - ma si sta un po´ riprendendo. Comunque prevediamo una crescita inferiore a quel 10 per cento fatto registrare in media negli ultimi tre anni. Tuttavia l´assemblea degli azionisti ha deciso di non rinunciare a nessun programma di sviluppo, anche al costo di sacrificare una piccola parte di redditività». Intanto la società torinese continua a monitorare soprattutto la Russia, l´Estremo oriente e il Sud America per individuare nuove acquisizioni e annuncia che non ha in programma delocalizzazioni e che non prevede di aprire il proprio azionariato: «L´azienda è finanziariamente solida - dice l´ad Mele - e non ha bisogno di investitori esterni. Così come non è prevista alcuna quotazione in Borsa».

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