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Italian espresso coffee producer Lavazza agreed with the Italian northern autonomous region of Valle d\'Aosta and the Low Valle municipality to expand its production facility in the town of Verres. The new plant should have a mixed production, with 17 thousend tons of roasted coffee and 600 millions of pods.La Lavazza, azienda leader del mercato del caffé in Italia potrebbe, già nel 2010, rafforzare a Verrès, in Valle d'Aosta, la seconda unità produttiva di caffé del paese con la costruzione, in sostituzione di quello esistente, di un nuovo 'stabilimento misto' in grado di produrre 17mila tonnellate di caffé tostato e 600 milioni di cialde.
Lo prevede un protocollo di intesa istituzionale, di cui entro settembre dovranno essere definite le condizioni operative, firmato oggi a Verrés, tra l'azienda leader del mercato del caffé in Italia, la Regione autonoma Valle d'Aosta e il Comune valdostano. "Il documento conferma la volontà di avviare un tavolo tecnico per potenziare ed ampliare l'attuale insediamento industriale che incrementerà sia il caffé tostato sia il porzionato, area strategica per la nostra azienda", spiega Alberto Lavazza, vice presidente e amministratore delegato della Luigi Lavazza spa.
"L'interessamento di Lavazza per le aree industriali che la Regione ha recuperato o ha in programma di recuperare - commenta Luciano caveri, presidente della Regione - conferma che l'aver scommesso su un futuro non solo turistico, ma anche industriale e produttivo della Valle, ha colpito nel segno".
Secondo quanto si è appreso, l'intesa prevede lo spostamento, sempre sul territorio del comune di Vérres, dell'attuale stabilimento in un area industriale di oltre 15mila metri quadrati di proprietà della Regione. L'azienda prevede l'attivazione di cinque nuove linee di produzione che si aggiungerebbero alle otto attuali.
"La presenza in Valle d'Aosta di imprenditori di livello internazionale - aggiunge il presidente Caveri - che possono trovare da noi una collaborazione e una vicinanza da parte delle istituzioni pubbliche, forse sconosciute altrove, consolida non tanto la bontà delle scelte politiche effettuare, quanto soprattutto il contesto socioeconomico valdostano, che è quanto ci interessa davvero e di più".