- La Repubblica -
New headoffices for Lavazza. They are leaving the old buildings to move into a new area not very far. The investments for the move reach about 130 millions of euros.
Trentamila metri quadrati, investimenti per 130 milioni di euro: è un trasloco in grande stile quello che, da oggi e per i prossimi tre anni, coinvolgerà le sedi torinesi della Lavazza, che lascerà i vecchi indirizzi di corso Novara e via Tollegno 16 e 22 per trasferirsi - poco distante - nell´area tra via Bologna e corso Palermo lasciata libera dall´Enel. Per aggiudicarsela, con tanto di vincoli (come quello che la Sovrintendenza ha posto sulla storica facciata) Lavazza (con Paolo Corradini, ex direttore Itp e Atc, nel nuovo ruolo di responsabile delle relazioni istituzionali) ha affrontato una procedura di evidenza pubblica, ma si è anche impegnata ad un tavolo separato durato parecchie settimane con i sindacati e il Comune nella veste di garante Dal punto di vista urbanistico, infatti, si tratta forse della più grande riqualificazione compiuta da un privato nella zona nord di Torino, mentre il significato simbolico non sfugge a nessuno: l´azienda resta in città e rafforza ulteriormente le sue radici, che Luigi Lavazza aveva piantato in centro, in via San Tommaso 10, con la prima drogheria e rivendita di caffè aperta nel 1895. L´impegno è anche sul fronte dell´occupazione: con duemila dipendenti in Italia, oltre la metà dei quali concentrati a Torino e dintorni, e 5.000 in tutto il mondo Lavazza è una delle imprese che hanno meno risentito della crisi, ma nelle quali si parla ugualmente di processi di ærazionalizzazione´ e riorganizzazione del lavoro che nei prossimi anni dovrebbero portare all´accompagnamento alla pensione di alcune decine di persone, prevalentemente impiegate nello stabilimento di Settimo. E proprio a Settimo nascerà l´innovation center destinato alla ricerca e a nuovi macchinari per il confezionamento del caffè e per quei sistemi æchiusi´ che negli ultimi due anni sono stati uno dei principali fattori di sviluppo del marchio. Per progettare le nuove generazioni che (forse) soppianteranno la caffettiera domestica Lavazza ha anche realizzato un accordo col Politecnico. Ora il 2010 sarà destinato a progettare i nuovi uffici, invitando quattro o cinque "archi-star" e mettendo a confronto le loro idee: quella prescelta sarà realizzata nei due anni successivi.
«Nonostante la crisi - ha spiegato il presidente Alberto Lavazza - l´azienda crede nelle proprie possibilità e guarda con fiducia al futuro. Desideriamo dimostrare ancora una volta il forte legame con la città e la volontà di investire sul territorio, continuando a sviluppare parallelamente il nostro piano di crescita a livello internazionale».