L'ex numero uno di rcs nominato amministratore delegato del colosso del caffè.
Obiettivo del gruppo torinese è rafforzarsi sui mercati emergenti a partire da India, Cina e Indonesia. Nel mirino anche Brasile ed Est Europa. Nel 2007 oltre 1 miliardo di ricavi e 68 mln di utile.
Un ex top manager Rcs ha preso il timone di Lavazza. La società torinese, leader in Italia nella produzione e commercializzazione di caffè, ha scelto Gaetano Mele come nuovo amministratore delegato al posto di Alberto Lavazza. Mele (che è stato amministratore delegato della Rcs e ha lavorato alla Nestlé dal 1987 al 1996) è già attivo da due anni e mezzo nell'azienda, dove ha ricoperto la carica di direttore generale. La nomina arriva in un periodo di forte espansione per Lavazza che ha recentemente realizzato acquisizioni in India e Brasile e sta assumendo un profilo internazionale sempre più spiccato. È probabile che con la nomina di Mele la famiglia torinese voglia affidarsi a un manager di primo livello per sprovincializzarsi e proiettarsi con forza sui mercati esteri. Inoltre, proprio qualche mese fa, i Lavazza hanno realizzato uno degli investimenti finanziari più rilevanti della loro storia, versando circa 20 milioni in Invag, il veicolo promosso da Mediobanca che custodisce circa l'1,54% Generali. E con la nomina di Mele il gruppo piemontese potrebbe consolidare ulteriormente il proprio legame con il salotto buono della finanza italiana. Quanto ai progetti del nuovo amministratore delegato, «puntiamo a crescere soprattutto nei mercati emergenti e ci stiamo concentrando su India, Cina, Indonesia, Sud America e Est Europa», ha spiegato Mele a MF-Milano Finanza. «In queste aree il consumo di caffè è ancora basso, dunque i margini di crescita sono ampi e il business risulta profittevole». Per consolidarsi e guadagnare quote di mercato il gruppo potrebbe mettere a segno qualche acquisizione. «Guardiamo a società attive nel mercato del caffè e ben radicate sul territorio», ha aggiunto Mele. Sui nuovi mercati Lavazza punterà prima di tutto al business del consumo fuori casa. Si tratta di una mossa propedeutica all'ingresso nel comparto casalingo: «Quest'ultima è per noi un'area particolarmente interessante. La presidiamo soprattutto attraverso il capsulato, un settore nel quale vogliamo assumere una posizione di leadership di mercato», ha sottolineato Mele. Il gruppo Lavazza ha chiuso l'esercizio 2007 con oltre 1 miliardo di fatturato (+12,3% rispetto al 2006) e 68,5 milioni di utile netto (+6,5%). E le previsioni parlano di un'ulteriore crescita «Nel prossimo triennio», ha concluso Mele, «incrementeremo il fatturato dell'8% all'anno grazie soprattutto all'apporto dei mercati esteri».