Coffee Market Scenario

Mokador si è bevuto il caffè della Sacao (Mokador to \'drink\' Sacao coffee)

- Il Resto del Carlino - The Italian roaster Mokador has just acquired Sacao coffee production. This will enlarge Mokador\'s market share. Mokador si è ‘be


- Il Resto del Carlino -

The Italian roaster Mokador has just acquired Sacao coffee production. This will enlarge Mokador\'s market share.

Mokador si è ‘bevuto’ il caffè della Sacao. Acquisita l’azienda di Castel Bolognese LA MOKADOR, azienda faentina produttrice di caffè e di macchine per il caffè, ha acquisito il marchio Sacao, che ha sede a Castel Bolognese in via Emilia Levante 355. La novità giunge a fine 2007 e chiude simbolicamente i festeggiamenti per i 40 anni dalla fondazione di Mokador, avvenuta nel 1967. Ora sono oltre 1000 i bar gestiti dai due marchi da Rimini a Bologna. «L’acquisizione del ramo d’azienda Sacao — dicono i vertici dell’azienda Mokador in via Granarolo — ci porta ad arrivare a dodici milioni di euro di fatturato. Questa cifra comprende sia i fatturati del canale bar con i marchi Sacao e Mokador, che godono di una importante visibilità, sia quelli del canale vending. Mokador è presente a livello internazionale: Australia, Polinesia, Usa, Thailandia sono solo alcuni dei luoghi suggestivi capaci di testimoniare un grande successo che, da Faenza, porta in tutto il mondo il suo inconfondibile aroma».

La Mokador è stata fondata dunque 40 anni fa da Domenico Castellari, che curava ogni passaggio del prodotto, dall’importazione alla vendita: ora l’azienda viene seguita dai figli Matteo e Niko. Ha due siti produttivi, in via Granarolo e in via Proventa. In questa seconda strada della zona industriale tra Faenza e l’A14 si trova il Mokador Espresso System. In totale, gli addetti sono una cinquantina. La produzione, dai grani alle cialde fino alle macchine per ufficio, è certificata Iso 9001. Dal 2003 Mokador è fornitrice ufficiale dell’Inter di serie A e dal 2004 del Team Ducati, a conferma dell’importanza che l’azienda attribuisce ai circuiti internazionali che possono veicolare il marchio nel mondo. Il prodotto arriva quasi esclusivamente dall’America Centrale ed è soprattutto del tipo ‘arabica’, ovvero più dolce dell’energica ma meno variegata ‘robusta’.

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