- Italia Oggi -
Nespresso started the Italian operations ten years ago. The present balance is very positive and encouraging and according to market analysts, the pods and capsules market share is likely to continue to grow.
Nespresso festeggia i suoi dieci anni in Italia e punta ad esportare nel nostro Paese il modello «verde» già in atto in Svizzera. Un progetto che dovrebbe essere operativo nella Penisola già dal prossimo anno. «Fin dalla nascita il gruppo - sottolinea Marco Zancolò direttore generale di Nespresso in Italia - si è adoperato a favore di un’economia a ciclo chiuso, creando un proprio sistema di raccolta e di riciclaggio delle capsule usate. Oggi la rete di raccolta in Svizzera comprende più di 1.800 punti di raccolta situati nei comuni e nelle città, nei centri di riciclaggio e nei negozi partner di Nespresso. La quota di riciclaggio supera al momento il 54%, però auspichiamo un incremento della quota di recupero grazie anche all’avvio di questi centri di raccolta anche in altri paesi europei». Un bisogno necessario testimoniato anche dagli esperti. Secondo stime, attualmente il consumo internazionale sfiora i 10 miliardi di cialde all'anno.
E la progressione del caffè porzionato, secondo le previsioni degli analisti, proseguirà a ritmo incalzante anche nei prossimi anni. Ma come funziona attualmente il riciclo delle cialde in alluminio di Nespresso? Le capsule Nespresso raccolte giungono all’impianto di separazione dell’azienda Thévenaz-Leduc S.A. a Ecublens. Le capsule vengono sminuzzate e avviene la separazione dei residui di caffè tramite un apposito setaccio. L’alluminio così ricavato è trasportato in una fonderia all’estero, nella vicina zona di confine. Qui l’alluminio viene fuso prima di essere riutilizzato quale materiale di base per la fabbricazione di nuovi prodotti in alluminio. I residui di caffè sono trasportati in un impianto di compostaggio, dove vengono trasformati in fertilizzante. La filosofia dell’azienda, che ha reso il caffè un prodotto glamour è: il bello purchè ecosostenibile. «Ed è proprio in questo senso - spiega Zancolò - che si inserisce il progetto Ecolaboration, ossia una piattaforma dedicata all'innovazione sostenibile che ha come obiettivo di migliorare in misura significativa, entro il 2013, il livello di sostenibilità dei processi». Il progetto, infatti, prevede che entro il 2013 l’azienda acquisirà l’80% del suo caffè, presso coltivatori Rainforest Alliance Certified, un’iniziativa che ha lo scopo di migliorare la qualità di vita dei coltivatori di caffè. Inoltre il gruppo implementerà sistemi in grado di triplicare la sua capacità di riciclaggio delle capsule usate; e ridurrà del 20% la carbon footprint (impronta emissiva) globale generata dalla produzione di ogni tazza di Nespresso.