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The American market could be more difficult than expected for Nespresso. In fact, also George Clooney has refused to be the testimonial for adv in US.
Il business di Nespresso negli Stati Uniti potrebbe rivelarsi meno fruttuoso del previsto per la Nestlé. In Europa, quello del caffè dall'aroma protetto da una speciale capsula, è il brand che ha registrato la crescita più rapida negli ultimi anni. I piani di sviluppo, che prevedono un'espansione che porti a raddoppiare le vendite entro il 2009, per raggiungere i target fissati puntano anche su una forte diffusione oltreoceano. Ma, come dimostra simbolicamente il rifiuto dell'attore George Clooney a pubblicizzare il prodotto anche negli States, come da tempo avviene per il Vecchio continente, l'accoglienza degli americani, abituati ai bicchieroni di Starbucks, potrebbe non essere entusiastica.
Un prodotto simile, a marchio Philips, già sbarcato nel mercato statunitense, non ha raggiunto gli obiettivi di vendita previsti per l'anno passato, nonostante fosse andato molto bene in Europa. Nespresso ha archiviato dal 2001 in poi una crescita pari al 30% l'anno, ma, secondo molti esperti, quella degli Stati Uniti potrebbe essere per la Nestlé una strada più impervia del previsto. Per la gran parte degli americani, infatti, il caffè non è inteso come una bevanda da consumare in fretta per tirarsi su, ma piuttosto come un momento di lunga pausa o piacevole conforto nel freddo delle passeggiate invernali.