Riassetto in casa illy, il caffè dice addio all\'Olanda (Reorganization for illy, coffee to leave Holland)
- Italia Oggi - Piece of news on the financial report of major Italian roaster illycaffè. Description of the reorganization of the main operational structu
Piece of news on the financial report of major Italian roaster illycaffè. Description of the reorganization of the main operational structure illycaffè, which has also included through a merger the Dutch subholding illycaffè Nederland and illy Bar Concept.
Intanto nel primo semestre dell'anno il core business garantisce alla holding triestina 126 milioni di fatturato e 4,3 milioni di profitti.
È tempo di razionalizzazioni operative anche per Illy, uno dei marchi storici del caffè e del made in Italy. Da i loro uffici, nel quartiere generale di Trieste, i fratelli Andrea (presidente e amministratore delegato) e Riccardo Illy (vicepresidente) hanno deciso di riorganizzare la struttura operativa della capofila Illycaffè, società che rappresenta l'80% del giro d'affari del gruppo industriale, attivo anche nella produzione di thè, vino, cioccolato e pasticceria. In particolare, da documenti ufficiali MF-Milano Finanza ha appreso che nelle scorse settimane i vertici societari hanno deciso di fondere per incorporazione nella capofila la subholding olandese Illycaffè Nederland (che rappresenta il veicolo di gestione finanziaria delle società operative estere) e la più piccola Illy Bar Concept, società che gestisce la catena di locali a marchio Illy (circa 50 in Italia e altri 130 in tutto il mondo). La doppia operazione consente di ridisegnare almeno in parte la galassia del gruppo friulano, che continua a sviluppare il proprio core business nonostante la recessione globale e la forte contrazione dei consumi. Un andamento peraltro confermato dai risultati i messi a segno nel primo semestre di quest'anno dalla capogruppo Illycaffè (controllata dalla Gruppo Illy spa) che ha fatto registrare un fatturato in crescita a 126,2 milioni. Si tratta di un dato che, se proiettato su base annua, dovrebbe garantire un giro d'affari superiore a 250 milioni, un valore in aumento di circa il 3% rispetto ai 245 milioni di ricavi totali realizzati nello scorso esercizio. In sensibile salita è anche la profittabilità di Illycaffè, che esporta in tutto il mondo, Far East compreso. Al 30 giugno scorso, infatti, l'utile netto messo a segno dalla società è stato di 4,3 milioni. Se confrontati con i profitti complessivi di fine 2009 (7,4 milioni), tale importo fa ben sperare i fratelli Andrea e Riccardo Illy, che l'anno scorso, assieme agli altri membri della famiglia triestina, si sono visti recapitare nelle casse della holding un dividendo di 6 milioni dalla stessa Illycaffè. In questa prima parte dell'anno l'attenzione alla gestione industriale dell'azienda è andata di pari passo con l'oculatezza nella gestione patrimoniale. Grazie al cash flow, infatti, la società è riuscita a ripagare parte del debito bancario, che in sei mesi è calato da 95 a 81 milioni.