"Si tratta di un disturbo abbastanza raro - spiega l'esperto - che colpisce solo durante il sonno e che risulta associato ad anomalie della fase Rem".
Una tazzina di caffé prima di andare a letto, aggiunge, potrebbe essere uno strumento per prevenire queste crisi. "La caffeina è molto utile, come anche nei casi di emicrania episodica - dice Pinessi - forse per il suo blando effetto diuretico. Dobbiamo però ricordare che il suo abuso ha un effetto eccitatorio, che può rendere cronico il mal di testa".
Di questo e dei più avanzati trattamenti per le cefalee si discuterà a Torino, dal 2 al 4 ottobre, in occasione del 22/o Congresso nazionale della Sisc. Gli esperti si confronteranno anche sulle recenti scoperte circa il legame con l'obesità e i fattori scatenanti come odori, sonno e sesso.
Particolare attenzione sarà dedicata infine alla predisposizione genetica: proprio un recente studio di Pinessi svela come anche nei bambini siano presenti alterazioni nelle aree del cervello che elaborano gli stimoli dolorosi. Una scoperta - conclude l'esperto - che dimostra come si nasca con il mal di testa.