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Il declino del té ora anche Tokyo sceglie il caffè (Tea decline, now also Tokyo to choose coffee)

Scritto da Consorzio E.S.E. | 21/10/2009
- La Repubblica -

Scenario piece of news on the espresso coffee expansion also in Japan. Espresso coffee is drunk by coffee shops but also at home with pod espresso coffee machines.

Dopo l´America il chicco conquista la patria dei riti sociali che si converte alla moka.

Addio cerimonie, belle ma lunghe, anche in Giappone il piacere è espresso. Dopo l´America, il caffè conquista il Sol Levante, nelle case arrivano le macchinette con le cialde, nei bar di Tokyo si sorseggia la tazzulella e se non ci fossero i grattacieli sembrerebbe Napoli. La patria dei molti riti sociali compreso appunto quello del tè, arte tradizionale, esercizio zen, si è convertita a cappuccini e moka. Il tè verde retrocede, di poco, ma è così: il matcha, usato nell´antica cerimonia del tè, e il sencha, le foglie più prodotte e popolari, soffrono di fronte all´invasione dei chicchi nostri e delle grandi corporation. Il sorpasso, calcolato dalle associazioni nazionali di categoria delle due bevande (All Japan Coffee Association e Nihoncha Instructor Association), è avvenuto nel 2008, quando la percentuale di giapponesi che ha bevuto il tradizionale tè verde è stata dell´87,6 per cento contro l´87,8 di chi ha scelto il caffè: vale a dire 93,3 milioni di persone. Generazione Starbucks. La catena di caffè americana ha conquistato anche l´Oriente. Tè o caffè è un quesito che spopola su Internet, i giovani a Tokyo passeggiano con la tazza fumante come fanno i coetanei a New York e anche gli over 60 apprezzano sapori più intensi. Il direttore dell´associazione Nihoncha (che istruisce anche cerimonieri del tè), Mitsutoshi Sugimoto: «Anche se la maggior parte delle famiglie continua a bere tè durante i pasti, uscire per un caffè con gli amici oppure offrirne una tazza agli ospiti a casa è diventato simbolo d´eleganza e modernità». Il Giappone si preparava da tempo: le prime caffetterie negli anni Venti, nelle case entra nei Sessanta, negli Ottanta il primo locale della Doutour Coffee a Kawasaki (Kanagawa), ora diventato un franchising con più di 900 punti vendita in Giappone (e conseguente quotazione al Tokyo Stock Exchange). E nel æ96 sbarca il primo negozio Starbucks, nell´elegante quartiere di Ginza Matsuya-dori a Tokyo, ora ce ne sono 30.

I palati erano pronti per culture mischiate. Lavazza, Illy e Segafredo hanno preso piede «fino al picco del 2008» ha spiegato Yoshitaka Nishino, direttore di AJCA, che pone ormai il Sol Levante, proporzionalmente, come tra i maggiori consumatori al mondo. «L´import di macchine da caffè è di oltre 110 milioni di euro», aggiunge Patrick Lauer, country manager di DeLonghi. Ma anche in Cina e in India, vendite e consumi più che raddoppiati negli ultimi dieci anni. Per strada con la tazza di cartone fumante, che libertà.